Focus on: Armando Andreoli

“Il ritratto secondo Marco Olivotto e Armando Andreoli”, sarà il prossimo evento organizzato da Fotografi in circolo ed ospitato, come di consueto, presso Officine Fotografiche.

Focus on: Armando Andreoli

Armando Andreoli

Armando Andreoli

La condizione necessaria a trasformare una passione in un lavoro è quella di non opporre resistenza.

I bambini oppongono meno resistenza di tutti, ed è un Armando Andreoli ancora bambino quello che si ritrova in mano una macchina fotografica. Anche le scienze lo interessano, ma il richiamo della luce che invade l’obiettivo per disegnare il mondo su una pellicola è più forte. Alla fine, è la fotografia a rapirlo.

Curioso e creativo, viene attratto dal movimento e dal colore, che analizza nei minimi particolari alla ricerca di quello che spesso viene definito “l’attimo”, mosso dal desiderio di creare un suo stile in grado di incapsulare il tempo e lo spazio in un solo clic.

Qualcuno ha scritto che lo scoglio maggiore per diventare fotografi non è il costo dell’attrezzatura, ma quello della propria educazione e formazione: i viaggi, le mostre, le ricerche. Così, per lungo tempo, il fotografo ormai non-più-bambino si muove tra Salerno e Londra, Los Angeles, New York e Parigi, alla ricerca degli sviluppi tecnici e tecnologici più avanzati.

La realtà si dipana nello spazio, ma anche nel tempo. La fotografia di Armando cerca di immobilizzare la realtà in uno spazio, talvolta enorme e talvolta minuscolo, e in un istante che è assai più breve di un battito di ciglia; rendere visibile l’invisibile per mezzo di una misteriosa cristallizzazione. Così, la stasi di una goccia di liquido in volo o lo squarcio di un coltello su un palloncino pieno d’acqua smettono di essere immagini e diventano icone.

Si è occupato di moda, still-life, reportage, paesaggio, ritratto, pubblicità: è più facile dire cosa Armando non ha fotografato che fare la lista dei suoi lavori. Attraverso tutti questi generi, però, scorre il filo rosso della sua tecnica, che è il mezzo attraverso il quale si sviluppa la sua originalissima creatività.

Non solo tecnica, però: anche tecnica applicata all’arte. Il suo occhio interiore vigila costantemente sulle immagini che produce, per sorprendere chi guarda con un percorso estetico originale, sempre caratterizzato da un solido rigore tecnico e stilistico. Oltre alle immagini, Armando ha a cuore anche la promozione della cultura dell’etica necessarie per un corretto utilizzo delle fotografie.

L’acqua, elemento tanto caro a chi come Armando è nato accanto al mare, nasconde un abisso sotto una superficie spesso ingannevolmente calma. Piccole increspature, al massimo. Alcuni tentano di scavare un buco per vedere cosa c’à sotto, là dove sembra impossibile. Armando non solo ha provato, ma ci è riuscito. Le sue immagini lo dicono chiaramente e parlano per lui, che è schivo e un po’ timido. Chi ne conosce alcune non fatica a riconoscere la sua firma stilistica anche nelle altre.

Per questo, e per molto altro, ha collaborato con riviste nazionali e internazionali, ha insegnato e insegna in proprio e per importanti realtà formative nel settore.

Da Salerno spesso guarda a Sud, verso l’Africa dove anni fa ha lasciato una pezzo del suo cuore e dove spesso si reca. Ma a Salerno sempre torna, dove è nato, in una timida primavera del 1965 che forse non si aspettava di far venire alla luce un uomo con il sogno di fermare il tempo.

(di Marco Olivotto)

Bookmark the permalink.

I commenti sono chiusi